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Lettera di Giuseppe Majorana

Sin da tempi antichi il grande vulcano siciliano ha sempre attratto visitatori curiosi da ogni parte del mondo, l'interesse aumenta durante le eruzioni, e sono proprio queste mostrano i due aspetti contraddittori di questo spettacolo: la bellezza dell'evento contro lo stato di disagio e di paura di chi vive in quelle zone. Nelle immagini quì sotto un piccolo taccuino di un viaggiatore francese del XIX secolo esalta la bellezze e la maestosità dell'evento eruttivo, contrariamente nella lettera di Giuseppe Majorana sono evidenziate le difficoltà che nascono durante alcuni eventi eruttivi di forte intensità, ma nonostante tali eventi la vita quotidiana continua a svolgersi.

L'eruzione dell'Etna del 1832

Una lettera inedita di Giuseppe Majorana al fratello Giovanni

 

Catania 30 Novembre 1832

Caro fratello.

Quì siamo stati parimenti oppressi da copiose, e

continuate pioggie, e pare, che il Signore voglia afflig-

gerci da tutti i lati, essendo gli elementi tutti

rivoltati a danno della misera umanità. Il mare

è stato tempestoso, ed un grosso Bastimento ha

qui sofferto positiva avaria,e si è miracolosame(nt)e

salvato, ma è molto danneggiato; Il fuoco dell'-

Etna è già cessato, e la povera Comune di Bronte

oppressa da tanto spavento è stata per Divina

grazia liberata da tanto flagello; ma i terre-

moti si sono fatti semtire in Nicolosi con

qualche danno, ed in altri Paesi. ---

Mi costerna il pensare, che q.(uest)o tempo ci è stato

di gran frastorno per il semi......: Sia fatta la vo-

lontà di Dio. ---

Mi serena l'assicurazione datami di non essere

avvenuto alcun danno in Don Guglielmo. ------

Le ord(dinate) commissioni si sono adempiute; il tu-

mulo è all'ordine come pure li cristalli, ma

come mandarli con q.(uest)o tempo?

Sono arrivate le vetture con il sommacco, ed

hanno consegnato n° 46, sacchi; Ho consegna-

to ai bordonari le Onze due soccorregli in codesta.

Desidero sapere quanti altri sacchi restano

a trasportarsi; Esso dimani ritornano nuova-

mente. ---

Sono arrivati li soldati; l'esigenza è stata pa-

reggiata, ed ho ricevuto con gli stessi le Onze

centocinquantacinque, tatì venti, e grana sedici

da voi mandatemi.

Io subitocche saranno praticabili le strade verrò

costi per conferire in famiglia per li bisogni, che

ci corrono, e per fissate un solido sistema, perchè

altrimenti non potrò tirare avanti. ---

Vi abb.(racci)o caram.(ent)e per parte di tutti con codesto

fratello D(...), e Sono. ---

V.(ost)ro fratello aff.(ezionat)o

Giuseppe

 

Taccuino di un viaggiatore anonimo francese del XIX secolo

© Fabio Giomblanco 

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